Per gli aventi diritto agli aumenti dell’Assegno Unico Universale per figli minori, previsti nell’ultima legge di Bilancio, il 28 febbraio è il termine entro il quale devono aggiornare il proprio ISEE, tramite la Dichiarazione sostitutiva unica, per non rischiare di rimanerne esclusi. Pur sottolineando che per i percettori non c’è bisogno di fare alcuna domanda, l’Inps avverte che senza un ISEE valido, a partire da marzo corrisponderà il limite minimo, pari a 50 euro a figlio. Per i ritardatari, c’è comunque tempo fino al 30 giugno per mettersi in regola senza perdere il diritto agli arretrati.
Ricordiamo che la legge di Bilancio, n. 197, al comma 357, prevede a partire dal 1° gennaio 2023, l’aumento del 50% della maggiorazione forfettaria, per i nuclei familiari con almeno 4 figli, che sale a 150 euro mensili a nucleo.
Inoltre, è previsto l’aumento del 50% dell’assegno per i nuclei familiari numerosi, con tre o più figli a carico, limitatamente ai figli di età compresa tra uno e tre anni, per i quali l’importo spettante per ogni figlio aumenta del 50%, per livelli di ISEE fino a 40.000 euro.
Cono lo stesso comma viene disposto anche l’aumento del 50% dell’assegno, da applicare agli importi spettanti secondo le fasce ISEE di riferimento, per i nuclei familiari con figli di età inferiore a 1 anno.
Infine, in favore dei nuclei con figli disabili, viene prevista la corresponsione a regime degli aumenti che erano stati riconosciuti nel corso del 2022.
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