SOLIDARIETA’ ALLA COMUNITA’ PALESTINESE

SOLIDARIETA’ ALLA COMUNITA’ PALESTINESE

La Cgil Camera del Lavoro di Forlì e la Cgil Camera del Lavoro di Cesena condannano senza mezzi termini l’assassino della giornalista Palestinese di Al Jazeera Shereen Abu Aqleh avvenuto due giorni fa nel campo profughi di Jenin in Cisgiordania, durante lo svolgimento dell’attività giornalistica della reporter.

La giornalista palestinese era una personalità del giornalismo palestinese, arabo ed internazionale, che da oltre 30 anni operava in zone di guerre e di conflitti e quindi una persona esperta, conosciuta ed apprezzata al livello mondiale.

 Shereen Abu Aqleh nata a Betlemme, Palestina, 51 anni fa e vissuta sempre a Gerusalemme, proviene da una famiglia cristiana, era anche cittadina americana, aveva conseguito i suoi studi universitari in Giordania e poi era rientrata in Palestina dove ha creato la sede locale di Al Jazeera.

Nel campo di Jenin dove è stata uccisa, Shereen era vestita con i suoi abbigliamenti anti proiettile, con il casco blu e la scritta PRESS, per essere riconoscibile; ma nonostante tutto questa prudenza e cautela, la giornalista palestinese è stata colpita da un proiettile, al volto. Il colpo, come ricostruiscono numerose Associazioni dei diritti umani presenti in Palestina, compresa Bet’selem, associazione israeliana, sarebbe partito  da un cecchino israeliano, come dimostrerebbe l’autopsia e come hanno riportato i suoi colleghi che si trovavano con lei in quel momento.

Si tratta di un atto gravissimo per cui la Cgil di Forlì e la Cgil di Cesena, esprimono solidarietà all’intero popolo palestinese, chiedendo che sia fatta luce sull’accaduto per punire i colpevoli, e garantire fin da oggi maggiore tutela per i giornalisti che operano in zone di conflitto e scontri.

Infine la Cgil Camera del Lavoro di Forlì e la Cgil Camera del Lavoro di Cesena evidenziano l’urgenza di affrontare la questione palestinese che non può essere dimenticata, ancora di più se consideriamo che siamo di fronte ad un quadro geopolitico complesso e in rapida evoluzione a fronte del conflitto Russo – Ucraino.

La questione Palestinese deve essere risolta ridefinendo l’obiettivo di due popoli due stati  con la ripresa di negoziati che si svolgano in base al diritto e alla legalità, garantendo i confini del 1967. Anche per questo è sempre più indispensabile che si completi il percorso per una Unione Europea che possa agire nella pienezza delle sue funzioni anche in ambito di diritto internazionale.

CGIL FORLì

CGIL CESENA

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