22 dicembre SCIOPERO: lavoratori e lavoratrici del commercio, turismo e servizi

SCIOPERO

22 dicembre SCIOPERO: lavoratori e lavoratrici del commercio, turismo e servizi

22 dicembre SCIOPERO: i lavoratori e le lavoratrici del settore del terziario e del turismo sono ancora in attesa del rinnovo del contratto.
 
Venerdì 22 dicembre sarà sciopero per più di 5 milioni persone. I/le dipendenti del terziario, del turismo e dei servizi incroceranno le braccia per un intero turno per denunciare i mancati rinnovi dei Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro. Per alcuni comparti il ritardo si protrae da 5 anni ormai.
Un fatto gravissimo, che va ad alimentare il fenomeno del lavoro povero, con buste paga da fame per oltre 111mila persone impiegate nei settori terziario, turismo e servizi, se guardiamo ai numeri della provincia Forlì Cesena.
 
Lo sciopero interesserà i settori Terziario, Distribuzione e Servizi, della Distribuzione Moderna Organizzata, della Distribuzione Cooperativa, e del comparto turistico ricettivo alberghiero, dei pubblici esercizi, della Ristorazione Collettiva e Commerciale, delle Agenzie di Viaggio e delle Aziende Termali; i dipendenti di questi settori stanno attendendo il rinnovo del contratto in media da tre anni.
 
Un ritardo insostenibile e ingiusto, un contesto di precarietà in cui i prezzi dei beni salgono ma i salari no. Mentre i settori del terziario e del turismo registrano una ripresa e un aumento dei fatturati, il potere di acquisto dei lavoratori e lavoratrici del settore continua a diminuire.
 
Venerdì 22 dicembre sarà sciopero, proclamato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil per l’intero turno, per denunciare lo stallo delle trattative e chiedere a gran voce alle parti datoriali l’avanzamento del confronto e il rinnovo del contratto. Servono aumenti di salario che vadano a sopperire all’inflazione e all’aumento del costo di vita.
 
Milioni di persone si recano ogni giorno al lavoro nonostante il mancato aggiornamento della parte normativa dei contratti che dovrebbero tutelarli. Questa situazione è inaccettabile.
 
Riprendiamoci i diritti! Condividi! Partecipa! Sciopera!

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